martedì 22 luglio 2008

Metodi di allontanamento: Parte 1

Sugar ha una paura fottuta dell’amore, di quello vero vero.

Non si capisce se è per quel che ha alle spalle o se è perché lei è geneticamente non programmata per entrare veramente veramente dentro una storia. Nonostante abbia avuta una pseudo-cosa durata 15 anni.

Dunque si infatua di uomini difficili che a loro volta hanno una paura fottuta dell’amore di quello vero vero, di modo che le probabilità di concretizzare siano molto basse.

Il rovescio della medaglia è che spesso Sugar si colpevolizza senza motivo, “sono brutta, non sono amabile, nessuno mi vuole, morirò sola e nessuno se ne accorgerà e troveranno il mio cadavere ormai marcescente i vigili del fuoco allertati dalla dirimpettaia che abbatteranno la porta del mio monolocale a sprangate e lo spettacolo che avranno davanti agli occhi sarà raccapricciante”.

Siccome ha paura del rifiuto, Sugar agisce in modo da allontanare personalmente ogni possibile pretendente. Di modo da avere la scusa mentale che è stata LEI a rifiutare, e non il contrario.

Le frasi brillanti che ha usato con LupoRicciolino, a scopo allontanatorio, durante la cena di sabato sera sono state:

“…ma se la soluzione è la singletudine, che diavolo ci fa la gente in giro per il mondo a fidanzarsi e a innamorarsi tutto il tempo? cioè mi spiego: a che serve innamorarsi?”

“…io credevo che il mio problema fosse la seduzione, invece non è vero perché io li attraggo gli uomini, ohsi se ne attraggo…a frotte”

“…non credo di poter lasciare andare la mia razionalità a favore dell’istinto…sarei una stupida senza”

“..ma chi ti autorizza senza conoscermi a credere che io sia così o cosà…ma che ne sai e soprattutto come ti permetti?”

“…ho visto tizio caio sempronio lo scorso we…e si….tutti questi uomini…”

“…non credo di essere pronta per qualsiasi cosa, credo di avere ancora addosso molto passato”

Povero LupoRicciolino. Avrà pensato, a ragione, di avere a che fare con una demente.

Sugar però le dispiace. Vuole rimediare. Anche perché LupoRicciolino le interessa veramente. E non vuole che vada via…anche se lui ha già preso la strada…

domenica 20 luglio 2008

LupoRicciolino fugge anch'egli

Che Sugar abbia qualche problema con l’amore, si è ormai capito. Continua ad accumulare errori su errori e il risultato è sempre quello di farli fuggire. I maschi. Tutti.

LupoRicciolino è un simpatico ragazzo bruno, dai lineamenti particolari e il carattere forte. Ha gli occhi grandi e le ciglia corte, la bocca carnosa. Le dita sottili e un buon odore. Viene da un paese latinoamericano e parla quattro lingue. Fa l’ingegnere elettronico e insegna Learning Machine all’università. Ama la musica bella, non ama i posti affollati, ama il cinema d’essai, non ama i discorsi scontati, ama la solitudine.

LupoRicciolino ha appena dato un sonoro due di picche a Sugar. Che ormai non ne rimane ghiacciata neanche più. Era solo questione di tempo. Anche con questo.

Infatti Sugar continua a fissare la finestra di chat inebetita. LupoRicciolino dall’altra parte ha appena stroncato una simpatica conversazione di lei con un secco:devo finire di preparare le slides. buona serata. Che Sugar si ripete a manovella: ma quanto ti ci vuole per capire che a questo qua non gli piaci? O meglio che ti sei fatta dei film e però lui recitava da attore protagonista solo nella tua testa?

La mamma di Sugar è ferma sostenitrice della teoria: c’è un guanto per ogni mano. Se LupoRicciolino non è il guanto adatto, morta li. Basta andarsene un po’ zonzo a cercare il guanto giusto.

Ma Sugar è realista. A 37 anni (quasi), dopo una separazione lacerante alle spalle e una collezione di due di picche in un anno e mezzo che manco un croupier di SantVincent, non è che sia difficile essere realiste. Eppure pare che Sugar non demorda. Si chiede soltanto chi sarà il prossimo da far fuggire via.

Il lettore sarà tentato di spiegarsi tanto fuggi-fuggi con la ragione che forse magari Sugar non è poi tutta questa bellezza. Il lettore è fuorviato nella sua traiettoria di pensiero. Sugar non è una fotomodella ma è carina. Ha molti pretendenti. Peccato che a lei piacciano solo i casi difficili, anzi quelli che non sono single per scelta ma perché complicati da gestire. E per questo a lei irresistibili.

Sugar lo spiegherà per bene, spiegherà le dinamiche e gli effetti. In questo blog si parla di come far fuggire un uomo in meno di tre mosse. E dare l’impressione di stare bluffando.

giovedì 17 luglio 2008

aeroporto di ginevra

Una bolla sospesa tra spazio e tempo: l'aeroporto. Non ti ci puoi mai annoiare in aeroporto. Sugar passeggia, scrive cartoline, mangia muffins con molte briciole, si siede si rialza, entra ed esce da negozi improbabilmente illuminati, si dispera e pensa. Pensa che è passato un anno e mezzo e la strada percorsa è dietro. Pensa al LupoRicciolino. Pensa e si chiede se ne è attratta, se è un possatempo, se è per non sentire il vuoto. Se lui sente qualcosa, se lei non si sta facendo un film un'altra volta.
In una bolla sospesa, i pensieri galleggiano leggeri e poi si fanno pesanti. In aeroporto.

[...] tre ore dopo:

In questo viaggio Sugar è cambiata. Ha una specie di dolore alla bocca dello stomaco, a metà tra un pianto soffocato e il tormento. Ha appena scoperto che 'Ospagnolo si considera come in una relazione ma “complicata”. Con quella ameba inutile di Cibitch. Ovvio. Il tormento di Sugar, a questo punto, è del tipo: “Perché con lei si? “.

'Ospagnolo è un ragazzo alto e scuro. Con gli occhi a forma di lago. Ride spesso e guarda la vita con disincanto. Sugar e 'Ospagnolo hanno avuto una mezza cosa, un "momento" diciamo. Intorno a gennaio/febbraio. Pareva ci fosse feeling, ma lei come al solito non se la sapeva gestire. E ha mandato tutto a carte48.

L’aeroporto. Una bolla di spazio e di tempo sospesa tra un posto e quello dopo. Valigie, gente che aspetta, che pensa, l’aria condizionata troppo fredda, Avril Lavigne diffusa ovunque, anche alla toilette.

Carte48 vuol dire che Sugar a un certo punto nella sua testa faceva scattare qualcosa, un meccanismo bizzarro, per cui improvvisamente l'oggetto del suo desiderio le diventava indifferente e quel che aveva sentito fino a un minuto prima si trasformava in una insulsa apatica simpatia amicale. Tutta la passione, le notti con l'ipod a palla a immaginare scene, le prove allo specchio, le mezze giornate a cotonarsi i capelli, tutto a carte48. Appunto.

Il LupoRicciolino ieri ascoltava una canzone col titolo “too blind to know your best”. Quale “meglio”? Il suo, quello di Sugar, quello di qualcuno? Di qualcuna?

Sugar ha questo problema con gli uomini, con l'amore. C'è stato un periodo, dopo 'Ospagnolo, che si metteva in discussione e credeva che il punto fosse la seduzione. Ma poi è venuto fuori che questa ipotesi non funzionava. Perché lei li seduceva si questi uomini, le ronzavano attorno, scrutavano segni e parole, ma lei non diceva, non concedeva, non apriva.

Il LupoRicciolino ieri sera le ha detto: "Sugar tu pensi troppo. Non puoi dare un significato a ogni gesto, ci sono cose che avvengono, istintivamente". Bravo lui. L'ultima volta che se ne è stata in ammollo agli istinti Sugar poteva quasi affogare.

domenica 28 gennaio 2007

come è fatta la prima pagina di un blog?

Sugar è a terra. Vilipesa nella sua femminilità prorompente. Un tragico inatteso due di picche. Che a dirlo poi viene pure da ridere. La scena: ciao , o ciao, o come stai, o bene grazie e tu,
a si ah senti intanto posso ehm presentarti la mia ragazza, la tua?!? (deglutisce a fatica interi gomitoli di saliva Sugar, che bisognerebbe intubarla per sbloccare la situazione) la tua..ehm ra...garagazza? si, la mia.
Sugar, ex femme fatale, prende una decisione capitale: SCRIVE UN BLOG! Basta vecchie abitudini, ubriacarsi, attaccarsi bavose al telefono, riempire il copriletto di cioccolatini e patate fritte a sacchetti, film d'amore sul portatile e kleenex, basta sprecarsi in pianti.
Il blog ci vuole. Altro che.